Archive for the ‘Cultura’ Category

il giorno del Giudizio?

30 marzo 2022

…che sia finalmente arrivato il momento?

Il caso delle risorse pubbliche assorbite dall’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe, secondo De Rosa (che ha assunto l’incarico ad Aosta a inizio 2022 e ha già sollecitato l’assegnazione di un secondo magistrato inquirente) “è un aspetto assolutamente importante, fondamentale direi. E’ una vicenda su cui io spero di poter essere affiancato da un altro magistrato per poter effettivamente entrare nel merito di queste problematiche”. Il procuratore contabile spiega di non aver ancora affrontato il dossier dell’aeroporto ma “laddove ci dovessero essere problematiche, e quindi anche esigenze di messa in mora – perché stiamo parlando di una vicenda che ormai si è originata nel corso di tantissimi anni – è evidente che la prima cosa da fare sarebbe la messa in mora immediata, laddove ci fossero ancora i termini, dei soggetti che potrebbero essere potenzialmente riguardati da approfondimenti della procura”.

 

FONTE ANSA

Aeroporti: Forte di Bard si promuove a Malpensa e Caselle

1 settembre 2020

Anche il Forte di Bard non crede nell’aeroporto di Aosta: strutture vuote (come le scuole)

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Aeroporti: Forte di Bard si promuove a Malpensa e Caselle

Nello scalo milanese selezione immagini mostra PhotoAnsa 2019

Il Forte di Bard si promuove negli aeroporti di Milano Malpensa e Torino Caselle. Nell’ambito del protocollo di intesa tra Forte di Bard e Sea spa, società di gestione degli aeroporti milanesi, è stato riallestito nei giorni scorsi lo spazio espositivo denominato The Cube, nel Terminal 1 dello scalo di Malpensa (presso arrivi A) dove è presente una selezione di immagini del progetto ‘PhotoAnsa 2019’, visitabile al Forte sino al prossimo ottobre.
Inoltre fino al 31 ottobre, il Forte di Bard è presente con un totem bifacciale istituzionale anche all’interno dell’area arrivi dell’aeroporto di Torino Caselle. “La campagna promozionale – è spiegato in una nota – punta a valorizzare la variegata offerta culturale e di servizi puntando anche sul concetto di prossimità” ed è contraddistinta dalle immagini del fotografo Davide Camisasca; proseguirà con gli stessi contenuti nell’autunno-inverno con particolare riguardo alle principali località turistiche della Valle d’Aosta.

fonte ANSA

RAVA: altri 8,8 milioni di Euro per l’aerostazione

29 Maggio 2020

In un lungo momento di crisi dei voli commerciali, ribadita pesantemente nel frangente della pandemia in cui da Alitalia a Lufthansa le compagnie aeree sono sull’orlo del fallimento, la Regione Valle d’Aosta investe altri 8,8 milioni di € pubblici in un settore che non ha MAI dimostrato di produrre profitti economici alle finanze valdostane, anzi.
Quale amministratore investirebbe i propri soldi in una voragine che è già costata milioni e milioni di Euro e che ogni giorno continua a costarne migliaia?

E se si pensasse di convertirla in qualcosa di più socialmente utile? Ad esempio un pronto soccorso ospedaliero legato al fatto che c’è l’elicottero per le urgenze vicinissino?


La nuova aerostazione potrebbe esser pronta per il 2021

AOSTA – A breve la gara d’appalto per gli ultimi lavori del costo di 8,8 milioni di euro.

Potrebbe entrare in funzione nel 2021 la nuova aerostazione dell’Aeroporto Corrado Gex. Per gli ultimi lavori, dal costo di 8,8 milioni di euro circa, verrà a breve indetta la gara d’appalto, dopo la convocazione della nuova conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sul progetto esecutivo.

“Siamo pronti a concludere l’iter amministrativo della conferenza dei servizi ai fini dell’avvio della gara d’appalto – spiega in una nota l’Assessore Stefano Borrello. La speranza è di portare a termine questo iter nel 2018 per essere poi pronti nel 2019 per la consegna dei lavori. La Regione ha ereditato operativamente il dossier nel 2017 e da lì è partito il nuovo cronoprogramma per quanto riguarda la progettazione che è già stata affidata. Una progettazione che sta recependo, rispetto a quella che era l’originale ipotesi progettuale, le nuove esigenze emerse in sede di conferenza dei servizi”.

La realizzazione della nuova Aerostazione passeggeri, dei parcheggi auto, del piazzale aeromobili e viabilità era stata definita nel 2007 da un Accordo di Programma Quadro tra la Regione, l’ENAC e lo Stato. L’appalto si era interrotto nel 2009 dopo lo scioglimento del contratto con la Orion Costruzioni di Reggio Emilia.

Nel 2004 la Regione ha deciso di sostituirsi ad Avda, stabilendo, d’intesa con Enac e con lo Stato, di completare l’opera con la previsione di un unico lotto di lavori.

Nel 2017 è stata quindi avviata la progettazione esecutiva, integrata, in sede di conferenza dei servizi, con alcune modifiche e integrazioni, recepite dai progettisti.

Di aeroporto si è parlato anche questa mattina nell’incontro fra l’Assessore regionale ai trasporti, Claudio Restano e i sindacati. Durante l’incontro è stato fatto un aggiornamento del piano di sviluppo aeroportuale, il cosiddetto Master Plan, così da ridefinire le prospettive per lo scalo valdostano.

fonte AostaSera

Coronavirus: sull’uso dei soldi pubblici

17 marzo 2020

…e se i 9.000 €/giorno spesi per il volo commerciale fossero invece stati utilizzati per la Sanità regionale (e magari  anche per Scuola e per le infrastrutture annesse)?

Politica valdostana, dove sei stata per tutti questi anni? E che fai in questo frangente? Continui a lasciare i rubinetti aperti? .…elezioni all’orizzonte??
Tutti i nodi vengono al pettine, sempre che alla fine resti qualcosa da pettinare.

E ora si ha il coraggio chiedere alla gente comune il sostegno economico per l’ospedale Parini di Aosta.



PS

La Stampa

“All’Usl della Valle d’Aosta servono competenza e decisioni, non conigli mannari che attaccano i medici”

La minaccia di punire il medico che ha protestato per le mascherine fa discutere.

Il coniglio mannaro compare raramente, forte con i deboli e debole con i forti, ignora molte cose che invece, per dovere, dovrebbe conoscere. Il 17 marzo, seduto in una sala vuota, mascherato con un improbabile dispositivo di protezione individuale, peraltro inutile nello specifico contesto se egli negativo al test per Covid-19, il dr Nebiolo, Direttore Sanitario dell’Azienda USL, minacciava sanzioni ad un medico dell’Ospedale Parini di Aosta per aver violato il divieto di postare sui social durante l’orario di servizio.

Il medico si era lamentato, sui social e in modo colorito, dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale chiamato in consulenza presso il Pronto Soccorso, a suo parere inadeguati; sui medesimi dispositivi si era espresso pubblicamente anche l’assessore lombardo al welfare anch’esso giudicandoli inadeguati, senza subire censure o sanzioni.

Tutti sanno della difficoltà a reperire mascherine, ma tutti sanno che è proprio nell’ospedale e soprattutto nel Pronto Soccorso che questi presidi non devono mancare e che è compito di chi dirige Sanità e Protezione Civile garantirne l’approvvigionamento per assicurare la sicurezza degli operatori e quindi salvaguardare la continuità dell’assistenza.

La minaccia di sanzioni per una legittima protesta, magari esplicitata in maniera impropria, ma giustificata da una situazione di stress e comprensibile umana paura, non esime la Direzione Aziendale dall’assunzione di responsabilità per essere venuti meno al proprio dovere di fornire strumenti di protezione adeguati (tipologia idonea e quantità necessarie) a chi opera in condizioni di evidente difficoltà e pericolo in questo drammatico frangente.

I primi a dover subire sanzioni dovrebbero essere proprio i vertici aziendali perché venuti meno al proprio dovere d’ufficio. E’ noto che i principali foci di infezione siano spesso partiti proprio da strutture ospedaliere dove le procedure di contenimento hanno presentato qualche debolezza ed è particolarmente sentita la necessità prioritaria di difendere la salute degli operatori sanitari, i più esposti al rischio di contagio ed insostituibili nel garantire la salute della popolazione.

Al contrario, lo stesso coniglio mannaro che ha ruggito contro il medico, non si è fatto sentire, il 28 febbraio, quando il Presidente della Giunta Regionale, nonché Prefetto, e l’Assessore alla Sanità dichiaravano «…la destinazione Valle d’Aosta è una destinazione sicura e ideale per trascorrere una vacanza di divertimento e relax», e lanciavano questo messaggio che invitava alla fuga dal virus, in più lingue, sui canali della Regione.

Non abbiamo sentito in quella occasione il Direttore Sanitario dell’Azienda (a dire il vero nemmeno il Commissario Straordinario sciatore, il Responsabile della Protezione Civile e nessun altro di quanti seduti al tavolo dell’emergenza) rivolgersi con altrettanto sdegno e decisione nei confronti di questi politici, per l’occasione improvvisati esperti di epidemiologia.

La responsabilità più grande di questa irresponsabile condotta è tuttavia in capo a chi dovrebbe indirizzarli e consigliarli con competenza e decisione, richiamandoli a non dire sciocchezze o compiere azioni pericolose per la popolazione (a tal proposito Presidente ed Assessore in un paese normale si sarebbero dimessi o, quanto meno, avrebbero chiesto pubblicamente scusa).

La stessa Direzione Aziendale, invece di limitare l’uso delle sale operatorie alle sole urgenze, ha continuato a consentirne l’utilizzo anche per interventi ordinari; così un paziente risultato poi positivo, forse ignorando la gravità delle sua condotta omissiva, è arrivato in sala operatoria per eseguire una rinoplastica, intervento certamente non urgente, con grave rischio di contaminazione delle persone e dei locali. Ed anche in questo caso si attribuisce tutta la responsabilità al paziente, che rischia per questo di subire procedimenti penali, e nulla si dice i merito alle responsabilità di chi aveva le competenze ed il dovere d’ufficio, questi si, di conoscere il rischio correlato alla mancata chiusura delle sale operatorie e degli ambulatori per il lavoro ordinario e scongiurarlo con provvedimenti e procedure adeguati.

Quindi i conigli mannari ruggiscano di meno, studino di più, si impegnino per mitigare il rischio per consentire agli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza per il bene di tutti.

In questo momento servono competenze, decisione, poteri straordinari da affidare alle persone giuste; si prenda esempio dalla regione Emilia Romagna, per citarne uno, che ha richiamato il dr Venturi che appunto, con capacità e decisione, sta gestendo al meglio una situazione estremamente difficile.

*ex primario del reparto di Radiologia all’ospedale di Aosta

1.5 passeggeri / giorno = 5.882 € a passeggero

13 novembre 2019

Ecco l’investimento:

560 passeggeri anno / 365 giorni = 1.5 passeggeri al giorno

costo aeroporto commerciale = 9.000 €/ giorno

9.000 € / 1.5 = 5.882 € a passeggero


Aeroporti, raddoppiati passeggeri C. Gex
Assessore Bertschy conferma, obiettivo è rilancio aeroporto

I passeggeri transitati quest’anno all’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe sono stati 560, compresi quelli che hanno usufruito di un collegamento con Torino-Caselle, raggiungendo un coefficiente di riempimento del 77%. Il dato, giudicato “positivo”, è stato fornito in Consiglio regionale dall’assessore ai trasporti Luigi Bertschy, rispondendo a un’interrogazione del gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne.

“Il nostro lavoro – ha spiegato Bertschy – è volto al rilancio dell’aeroporto, e per questo nel 2020 contiamo di valorizzare l’accordo di transazione con una serie di investimenti, rientranti nella fase tre del master plan, di cui dovremo discutere in Aula”. Secondo il consigliere Alberto Bertin (Rc-Ac) “trasformare questa struttura in un grande aeroporto commerciale è stato un grave errore, compiuto nel lontano 2004, ma che ancora oggi impatta negativamente sull’economia della nostra regione”.

Bertin ha aggiunto: “Bisognerà fare al più presto una scelta per ridimensionare l’aspetto commerciale della struttura. Bisogna agire in fretta, per fermare l’emorragia di denaro pubblico e dare finalmente il giusto sviluppo alla struttura”.

fonte ANSA

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Il Consigliere Alberto Bertin (RC-AC) ha replicato: «Il doppio di poco resta poco: i numeri restano estremamente piccoli, non è questa attività che valorizza l’aeroporto. Trasformare questa struttura in un grande aeroporto commerciale è stato un grave errore, compiuto nel lontano 2004, ma che ancora oggi impatta negativamente sull’economia della nostra regione. È stato un bagno di sangue di finanza pubblica che inoltre non ha consentito uno sviluppo adeguato del nostro aeroporto, secondo la sua natura turistico sportiva. Bisognerà fare al più presto una scelta per ridimensionare l’aspetto commerciale della struttura. Bisogna agire in fretta, per fermare l’emorragia di denaro pubblico e dare finalmente il giusto sviluppo alla struttura

fonte Ferpress

nuovo servizio da Malpensa e Torino verso la Valle d’Aosta; cui prodest LIMW?

1 ottobre 2019

CUI PRODEST LIMW (aeroporto commerciale? della VdA)?
L’aeroporto regionale non viene neppure preso in considerazione.

CASELLE – Un nuovo servizio di transfer tra l’Aeroporto di Caselle e la Valle d’Aosta è la novità della prossima stagione invernale ormai alle porte. Il servizio bus, pensato per il segmento degli sciatori, ma fruibile anche da tutti i passeggeri che vivono in Valle d’Aosta, sarà disponibile nei weekend, da sabato 7 dicembre 2019 a domenica 12 aprile 2020. Sei le coppie di corse (andata e ritorno) previste il sabato e quattro, invece, le coppie di corse in programma la domenica, posizionate in orari corrispondenti ai voli più utilizzati dalla clientela turistica invernale, provenienti, in particolare, dal Regno Unito, dai Paesi Scandinavi e dalla Russia, oltre che dal Centro e Sud Italia.

[fonte] https://www.quotidianocanavese.it/cronaca/caselle-il-transfer-vallee-avvicina-l-aeroporto-alla-valle-d-aosta-23482


MALPENSA – Dall’aeroporto di Malpensa alle piste di sci della Valle d’Aosta in autobus. La giunta regionale valdostana ha dato il via libera alle convenzioni triennali con due società di trasporti –  Savda/Arriva e Vita Group – per attivare il collegamento tra le principali località sciistiche con lo scalo varesino e Torino Caselle.

A Malpensa con gli sci

Arrivano soprattutto dall’Inghilterra, dal Belgio e dall’Olanda, Paesi freddi ma senza montagne, Paesi in cui le temperature invogliano a praticare gli sport invernali senza però trovare una valvola di sfogo. L’aumento del traffico aereo con l’esplosione delle low cost ha reso le Alpi più “vicine” per gli europei provenienti da Nord. Il turismo invernale “fai da te” sulle piste italiane, ovvero di coloro che non si affidano a tour operator ma si muovono in totale autonomia prenotando senza intermediari il biglietto aereo e l’alloggio, sta segnando un incremento di visitatori stranieri che si traduce per Malpensa in un numero sempre maggiore di persone che sbarcano in brughiera con gli sci e lo snowboard in stiva. E se le Alpi francesi continuano a registrare una quantità di arrivi ancora imparagonabile rispetto alle località italiane, la Val D’Aosta vanta comunque trend di crescita degni di nota. Per questo motivo la Regione ha deciso di incentivare il fenomeno.
«La prossimità geografica degli aeroporti di Caselle e di Malpensa è una grande opportunità per il turismo in Valle d’Aosta – spiega l’assessore al turismo Laurent Viérin – sui due scali aeroportuali sono operativi diversi voli di linea e low cost provenienti dai Paesi di origine dei principali flussi di sciatori della nostra regione».

In autobus da Malpensa alle piste da sci della Valle d’Aosta


[PRENOTAZIONI ONLINE VITA]
http://www.transfervallee.eu/prenotazione-trasferimento.html


…A RITMO DI 9.000 €/GIORNO CONSUMATI DA LIMW I SOLDI PUBBLICI POTREBBERO SERVIRE A QUALCOSA DI UTILE: QUANTE “PICCOLE” OPERE SI POTREBBERO FARE CON UN TALE GETTITO?

Tutti dentro!

25 settembre 2019

Un aeroporto per essere classificato come commerciale ha bisogno di avere un numero minimo di “movimentazioni” (di traffici, ovvero di voli in buona sostanza) affinché gli Enti preposti ne autorizzino l’esercenza (altrimenti non sostenibile), ma quello di Aosta – come è noto – ha pochissimi e rari voli commerciali. E allora?

Semplice italico escamotage: nel conteggio vengono inseriti assai amabilmente tutti i voli, di qualsiasi forma e genere, dagli aeroplanini turistici, ai traini dell’aeroclub con annesso aliante al seguito, elicotteri del Pronto Soccorso… e sembra che addirittura le mongolfiere facciano numero (anche se queste non decollano neppur dall’aeroporto). Il tutto computato come “movimentazione”: un aeroplano di traino con l’aliante attaccato al suo cavo, che decolli e poi naturalmente atterri, fa 4 movimenazioni.
E per caso i passeggeri, sono forse contati nel medesimo modo? Occhio ai numeri.

Tutti dentro!

– CAS

Caselle: aeroporto di Aosta

9 luglio 2019

I costi altissimi dell’aeroporto commerciale continuano ad essere spropositati rispetto al traffico dai numeri più che irrisori.
Questa volta ben (…) 29 passeggeri = un piccolo bus .
Anche se fossero 100 volte tanto l’operazione economica non starebbe comunque in piedi: basta fare i conti.
LIMW costa ai contribuenti almeno 3.285.000 € / anno = 9.000 €/giorno .

A tali cifre si potrebbe garantire un servizio di navetta gratuito giornaliero, anche con più corse al giorno, da e per Torino Caselle.
Qualsiasi società privata che dovesse guadagnare con un tale mercato sarebbe già fallita.

 

L’aereo non c’è, turisti a terra: la stagione del Corrado Gex inizia male
ALESSANDRO MANO30 Giugno 2019

Amara sorpresa per i 29 passeggeri del volo che avrebbe dovuto aprire la stagione estiva dei collegamenti tra Monaco di Baviera, Aosta e Olbia, ieri mattina. Il Dornier 328 che avrebbe dovuto portare le persone in Sardegna non è mai arrivato all’aeroporto Corrado Gex di St-Christophe. «Purtroppo è un problema che non è dipeso da noi – dice Giovanni Pellizzeri, presidente dell’Adva, l’Aeroporto Valle d’Aosta – e ci spiace per il disguido».

I 29 passeggeri – il volo era al completo – sono stati caricati su un pulmino, diretto all’aeroporto Sandro Pertini di Caselle Torinese, da dove sono partiti per Olbia alle 13, con quasi tre ore e mezza di ritardo rispetto ai tempi previsti. Pellizzeri: «L’aereo della compagnia Private Wings è partito da Monaco alle 8,40, ma ha avuto alcuni problemi tecnici e è rientrato in aeroporto». Da Caselle, sempre la Private Wings ha portato, con un altro Dornier, i 29 passeggeri a Olbia.

Il volo tra la Valle e la Sardegna è in programma nei mesi estivi, ogni sabato fino a metà settembre. La partenza da Monaco è alle 8,40, quella da Aosta alle 9,40, con arrivo a Olbia alle 11. L’aereo riparte verso la Valle alle 11,55 e atterra al Gex alle 13,15; l’aereo riparte verso la Germania alle 14, per atterrare alle 15,10 all’aeroporto Ingolstadt Manching di Monaco. Molte date nei mesi di luglio e agosto sono già esaurite.

«Stiamo valutando di trovare una soluzione con la compagnia che garantisce i voli – spiega ancora Pellizzeri – magari facendo arrivare in aeroporto a St-Christophe l’aereo il venerdì, per sicurezza». Il presidente dell’Avda non perde però il suo consueto ottimismo: «Le cose per l’aeroporto stanno andando piuttosto bene. Il traffico aereo privato sta aumentando, tanto che nei primi mesi del 2019 abbiamo un aumento dei voli di circa il 50 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».

fonte La Stampa

altri 960.000 € pubblici che decollano

7 Maggio 2019

(ANSA) – AOSTA, 29 APR

Si avvia verso la conclusione il contenzioso per la gestione del Corrado Gex tra Regione, Regional Airport spa (ex Air Vallée, della famiglia Costantino) e Avda spa (al 49% della Regione e al 51% del socio privato). La giunta della Valle d’Aosta ha approvato una delibera per un accordo transattivo: a fronte del riconoscimento del socio pubblico di 959mila 515 euro, la controparte ritirerà le cause, che valgono circa 7,5 milioni, ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Luigi Bertschy. “In questi anni – ha aggiunto – si è molto discusso e poco si è lavorato per sviluppare”. L’accordo, “frutto di un lavoro iniziato nell’inverno 2018”, insieme “al lavoro che dovremo fare per completare gli investimenti, pone le condizioni perché si provi a sviluppare l’aeroporto”. La cifra che stanzierà la Regione è la somma dei corrispettivi “fermi dal 2013 al 2019, circa 764 mila euro” e di una “serie di fatture relative alle prestazioni a suo tempo effettuate da Avda per la realizzazione di investimenti per circa 194 mila euro”.

9000×365/1541=2.131 €/passeggero

10 gennaio 2019

Piccola riflessione matematica.

9.000 €/giorno
365 giorni/anno
= 2.131 €/passeggero , ovvero costo di soldi pubblici per passeggero 2018

9.000 €/giorno
365 giorni/anno
15 anni
= 49.275.000 € + costi di realizzazione aeroporto ed infrastrutture (stimati 100 milioni €, i conti non sono mai stati esplicitati in modo complessivo).

…e non stormi di Boeing da 180 posti, ma gli stessi aeroplanini che atterravano prima delle opere.
Meditate.

 

1.541 passeggeri transitati nell’aeroporto regionale C. Gex nel 2018

AOSTA. Ancora una volta l’aeroporto regionale C. Gex è stato oggetto di dibattito in consiglio regionale. Una interrogazione di Alberto Bertin (Rete Civica) in particolare è stata l’occasione per valutare l’effetto sul territorio dell’attività di gestione da parte di AVdA di una infrastruttura che «costa al contribuente 9.000 euro al giorno», come ha sottolineato il consigliere di opposizione.

L’assessore ai trasporti Luigi Bertschy ha chiarito che l’intenzione del governo regionale è di «mettere in condizioni quest’opera di dare un valore positivo alla comunità». Il progetto complessivo «delude da tempo», ha ammesso Bertschy, e per il futuro molto dipenderà dall’atteso master plan «che dovrà dire quali potenzialità potrà ancora esprimere una volta completati i lavori per la piena funzionalità» e cioè finendo la costruzione del terminal. «Cercheremo di garantire la maggiore operatività possibile di un’infrastruttura che non ha ancora espresso nulla», ha annunciato l’assessore. In questi periodo «ci sono operazioni commerciali che cercherò di seguire» in corso.

L’idea di impegnare ulteriori risorse per il terminal deve essere valutata molto attentamente, secondo Bertin. Si tratta di «rispendere 5 o 6 milioni di euro in questa struttura. Meglio aspettare il master plan e cercare altre soluzioni», ha dichiarato.

L’assessore ha poi annunciato un’indagine sulla costumer satisfaction. «Le segnalazioni sono positive – ha spiegato Bertschy – e le agenzie di viaggio intendono continuare ad utilizzare il servizio». Il problema risiede però nei numeri visto che nel 2018 i passeggeri transitati all’aeroporto sono stati 1.541 di cui 129 per i voli charter. «Servono numeri ben diversi che speriamo possano arrivare visti gli investimenti fatti», ha auspicato l’assessore.

«Sono 15 anni che è inziato questo progetto megalomane, scollegato dalla realtà sociale ed economica valdostana, e da 15 anni investiamo nella costruzione e gestione dell’infrastruttura milioni e milioni di euro. I risultati sono quelli che vediamo: 1.500 passeggeri. Un vero disastro», il commento di Bertin.

C’è poi la questione del contenzioso giudiziario che si va avanti da anni tra bilanci impugnati (per un valore di 6 milioni di euro) e la causa al Consiglio di Stato sulla risoluzione della convenzione tra AVda e la Regione. Bertschy ha riferito che il governo ha avviato «un tentativo di transazione. Finora è stato fatto un buon lavoro che cercheremo di portare avanti».

Bertin ha chiesto anche su questo punto molta attenzione «perché la situazione si trascinata per anni e la società pare non sia nelle migliori della situazioni. AVdA  non ha fornito i risultati economici di questa sua attività, ma i dati sono facilmente deducibili».

Secondo il consigliere di Rete Civica la via da seguire è una sola: «bisogna tornare ad un aeroporto di dimensioni più piccole e dai costi di gestione diversi. Il bacino d’utenza della nostra regione, come era prevedibile, non è in grado di sopportare un aeroporto commerciale e questi 15 anni di disastri economici lo dimostrano. Usciamo al più presto da questa follia».

fonte Aosta Oggi