Archive for dicembre 2014

IL RECORD VALDOSTANO: 5 passeggeri al mese

21 dicembre 2014

Il record lo detiene Aosta: volano solo 5 persone al mese.
La Corte dei Conti Ue: “Siti troppo vicini tra loro”

Il flop degli aeroporti locali: decollano sprechi e stipendi

Nello scalo intitolato all’aviatore e politico Corrado Gex, la Regione Val D’Aosta – proprietaria – ha investito più di 30 milioni, ma senza riuscire a farlo mai decollare. Nel 2013 doveva riaprire la linea Aosta-Roma ma al momento non c’è nulla: «L’aeroporto è aperto, se passa un aereo che vuole atterrare è possibile, ma voli commerciali ancora non ce ne sono» spiega al telefono una addetta. Intanto la Regione paga. Ma non è un caso isolato. Tra le partecipate messe peggio, finite nel dossier di Cottarelli, è frequente trovare le società di gestione aeroportuale. Scali minuscoli, magari a pochi chilometri da altri più battuti, e perciò snobbati dai passeggeri. Come l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari (Brescia), a poca distanza da quello di Bergamo e da quello di Verona, in un’area che da Milano a Venezia conta uno scalo ogni 40 km (oltre ai treni ad Alta velocità).

L’aeroporto di Montichiari, gestito dalla società Catullo Spa (a sua volta proprietà di varie Province e Comuni) che gestisce anche lo scalo di Verona, ha perso nell’ultimo decennio più di 40 milioni di euro, con solo 7mila passeggeri l’anno, 600 al mese circa (Malpensa, per avere un confronto, ne ha 18 milioni l’anno). Pochi biglietti ma molto personale: controllori di volo, doganieri, poliziotti, facchini… Non stupisce, quindi, che l’indice di redditività dell’aeroporto bresciano sia da brivido: -217,65%.

Male anche l’aeroporto di Trieste, proprietà della Regione attraverso la sua controllata Aeroporto Friuli Venezia Giulia SpA. Per il 2014 si stima un buco di bilancio attorno a 1,5 milioni di euro mentre il Cda porta a casa 540mila euro, raccontano i giornali locali. E la Regione copre i buchi e paga le compagnie per atterrare lì. Come succede altrove, anche in Puglia, con sovvenzioni regionali a Ryanair (17 milioni appena approvati) e altri vettori. Inutile però, a quanto pare, per risollevare le sorti dell’aeroporto di Foggia. Quindici passeggeri al giorno, e in calo, perdite da 2 milioni e mezzo l’anno. «Abbiamo investito tanti soldi sullo scalo di Foggia per il raddoppio della pista» spiegava settemnbre il governatore pugliese Nichi Vendola, annunciando la riapertura dei voli per Milano e Torino. Chissà se arriveranno, oltre ai soldi pubblici, anche i passeggeri. Che finora volano su Bari, poco lontana, che offre 50 voli al giorno a prezzi più bassi grazie ai low cost.

Un problema segnalato anche dalla Corte dei Conti Ue in un recente rapporto che prende in esame gli aeroporti di Alghero, Catania, Comiso e Crotone (quest’ultimo definito «insostenibile»), tutti con un altro scalo a meno di due ore di distanza. Ma dappertutto la mappa degli aeroporti italiani (e delle società partecipate dagli enti locali che li gestiscono) presenta un profondo rosso. Come a Cuneo, dove la Geac Spa partecipata da Regione Piemonte e Provincia ha chiuso il 2013 ancora in perdita, e parecchia: -1,7 milioni. Voragini come per l’aeroporto di Parma, un altro scalo pronto per la liquidazione, che si scongiurerà solo grazie ai cinesi della Izp Technologies, pronti a sborsare 250 milioni per rilevare lo scalo. Segno meno anche per altri aeroporti minori (indispensabili?) come Lucca, Salerno, Comiso, Albenga, Taranto… Tutti partecipati da sindaci e governatori. Meno, invece, dai passeggeri.

NDR: dal minuto 8… per la prima volta si parla di sviluppo turistico e non più commerciale. Peccato che l’indotto generato dall’aeroclub locale sia ormai stato compromesso profondamente.

TGR VdA http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a9fd3ad6-48f5-4293-9133-9d7c7737a2fe.html#p=0

 

per dovere di cronaca

15 dicembre 2014

Assolti dall’accusa di aver emesso fatture false

Matteo Santin e Gianni Peruzzi erano rappresentanti della società Stol che aveva fornito servizi all’Aeroclub VdA

Assolti «perché il fatto non sussiste» Matteo Santin, 44 anni di Quart, e Gianni Peruzzi, 58 anni di Aosta, rispettivamente legale rappresentante e amministratore unico e amministratore di fatto della Stol srl, società che ha prestato servizi all’Aeroclub Valle d’Aosta. Erano accusati di emissione di fatture per operazioni inesistenti per 173 mila 492 euro. Nell’ordine tre erano state emesse tra agosto e dicembre 2008 per 86 mila 746 euro e altrettante per una analoga cifra a ottobre del 2010.

Durante il dibattimento davanti al giudice Marco Tornatore, è emerso che le prestazioni oggetto delle fatture contestate erano state regolarmente eseguite. Lo stesso pm Pasquale Longarini aveva chiesto per i due amministratori l’assoluzione «perché il fatto non sussiste».

– DANIELE GENCO, La Stampa, Aosta

6.515.520 € pour quoi?

15 dicembre 2014

Pourquoi  altri 6.515.520 di Euro?

C’è da rimanere basiti leggendo la notizia apparsa sabato sulla pagina Regionale de La Stampa: la Giunta Regionale ha approvato la decisione di sostituire AVDA – fallita (e chi l’avrebbe mai detto?!) – con l’Assessorato delle Opere Pubbliche per concludere i lavori del Terminal aeroportuale, ma non ci è dato sapere chi abbia votato a favore e chi contro.
Il mistero: da una parte si dice che i voli di linea siano stati cancellati per sempre, e dall’altra si decide di spendere tanti altri soldi pubblici per portare a termine una struttura destinata a ricevere solo aerei da turismo, per i quali basta e avanza l’attuale terminal. Questa si chiama incoerenza amministrativa (o altro, a discrezione).
Ci vuole la lungimiranza di un bambino per capire che una volta terminata la struttura rimarrà inutilizzata/sotto utilizzata per qualche anno, per poi dover ricorrere nuovamente alla tasche dei cittadini e spendere ulteriore denaro pubblico per riconvertirla ad altri usi. E la gestione nel mentre costerà altri soldi.
Quali logiche si celano dietro a decisioni di questo tipo?
Oggi più che mai è di moda il termine anti-politica, ma è grazie a decisioni di questo tipo, o a quelle della mancata riduzione dei propri compensi, che questa parola sta diventando sempre più attuale.
LaStampa.it
[da AostaSera.it ]

La Regione si sostituisce ad Avda negli interventi di “realizzazione della nuova aerostazione passeggeri, dei parcheggi per auto, autobus e aeromobili  e della viabilità, nonché acquisizione e installazione delle dotazioni tecnologiche” e di  “acquisizione e installazione delle dotazioni informatiche e degli arredi”. E’ quanto ha deciso oggi la Giunta. L’esecutivo regionale ricorda, in particolare, come “dopo lo scioglimento del contratto da parte dell’appaltatore originario (Nda la società Orion), ci sono stati significativi ritardi del soggetto attuatore, sia  nell’interloquire con i vari soggetti coinvolti nei lavori, sia nel fornire alla Regione ed al Tavolo dei sottoscrittori informazioni e documenti”.

Situazione su cui si era espressa nel febbraio scorso anche Enac con una nota in cui “stigmatizzava la situazione di stallo pervenuta ad un livello non più accettabile” sostenendo che non erano più ammissibili “ulteriori ingiustificati rinvii nelle operazioni di  prosecuzione dell’iter amministrativo per il riappalto delle lavorazioni”.

La Giunta confermando, quindi, “la necessità di completare i lavori” anche “al fine di rallentare il processo di decadimento e depauperamento di quanto,  fra strutture, finiture ed impianti, è stato finora realizzato, ed al reperimento delle risorse  necessarie” affida quindi l’incarico di seguire i lavori alla Struttura regionale  competente in materia di opere pubbliche.

Per il completamento dell’opera – l’involucro dell’aerostazione e del piazzale aeromobili, mediante un  primo lotto funzionale di lavori e delle altre opere mediante un secondo lotto funzionale di lavori – servono 6.515.520 euro, ovvero 3.260.464 euro aggiuntivi rispetto
alle somme residue sui precedenti impegni.
di Silvia Savoye 12/12/2014