Pubblichiamo qui 2 articoli interessanti.
Il primo riguarda la “nuova concorrenza”: a pochissimi minuti di volo da Aosta, oltre all’efficiente aeroporto di Caselle, si aggiunge il piccolo aeroporto di Biella (Cerrione) ora dotato pure lui di volo strumentale che – a differenza del nostro – pare almeno utilizzabile: si tratta comunque di un ennesimo spreco di soldi per la realtà di quell’aeroporto; vediamone brevemente il perché.
Biella Cerrione ora si mette in concorrenza col nostro scalo; anziche’ “fare rete” come avviene nei paesi civilizzati (…) qui in Italia si continua a fare i microinteressi di pochissimi a discapito della popolazione.
Cerrione: un progetto lungimirante. Per la cronaca – e per chi non fosse mai andato all’aeroporto di Biella – una dimensione dell’importanza di tale scalo, a parte il traffico commerciale scarsissimo, la concede già la viabilità che conduce all’aeroporto: difficile da raggiungere e molto mal collegato all’autostrada e alla ferrovia; percorrendo le strade e stradine che lì conducono sembra quasi di andar in campagna.
Sempre restando in tema di volo strumentale é da evidenziare la parte conclusiva dell’articolo provocatorio su “ippodromo aeroporto” comparso su La Stampa alcuni giorni fa; si legge “Intanto, il secondo volo AirVallée proveniente da Angers, con 4 persone a bordo, Domenica é stato dirottato prima a Torino Caselle e poi a Cuneo Levaldigi a causa della scarsa visibilità. I 4 passeggeri, così come i 3 che dovevano rientrare in Francia, sono stati trasportati da e per Cuneo in autobus”.
CHE QUESTO VALGA DA MONITO PER TUTTE LE COMPAGNIE AEREE CHE INTENDANO “FARE AFFARI” CON LO SCALO DI LIMW, AOSTA.
Si faccia caso ai numeri che la tratta aerea muove: 4 persone.
Si faccia caso all’affidabilità del servizio offerto.
Si pensi all’unica seria alternativa per la nostra realtà: la ferrovia.
Si valutino i conseguenti investimenti.
Infine ciliegina sulla torta: si é recentemente parlato dei “10 voli della neve” di AVDA / Dornier. Facciamo i conti, non economici, per carità, e vediamo che – se (!) l’aereo riempisse tutti i 30 posti – si avrebbe un trasporto massimo di ben 300 persone = 3 autobus di turisti. Muove più turisti l’aeroclub locale con la sua attività di volo a vela e con le varie manifestazioni che annualmente organizza.
Vale la pena proseguire con gli investimenti sul volo commerciale in Valle d’Aosta?