E’ stato approvato ieri dalla Commissione Trasporti della Camera il testo definitivo dell’INDAGINE CONOSCITIVA SUL SISTEMA AEROPORTUALE ITALIANO.
Ad un certo punto dice che…
[…] la Commissione ritiene che un piano nazionale aeroportuale da approvarsi in futuro dovrà individuare tre categorie di aeroporti: a) con più di 5 milioni di passeggeri/anno; b) tra 5 ed 1 milione di passeggeri/anno; c) con meno di 1 milione di passeggeri/anno.
Quelli dell’ultima categoria (meno di 1 milione di passeggeri/anno) dovrebbero essere mantenuti in funzione solo se rispondenti a esigenze sociali di collegamento del territorio interessato o se idonei a garantire stabilmente una sostenibilità della gestione economica, senza l’intervento di finanziamenti pubblici diretti o indiretti; in assenza di tali condizioni dovrebbero essere sottratti al traffico commerciale e destinati al traffico merci, oppure allo sviluppo dell’aviazione generale e d’affari e dell’elicotteristica.
Più in generale, secondo il documento approvato dalla Commissione, “occorre favorire lo sviluppo dell’aviazione generale e d’affari, mediante la possibilità di accesso agli aeroporti di dimensioni medie e medio-piccole, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione dei costi dei servizi per i piccoli aeroporti, anche affidando ad Aero Club d’Italia la gestione delle procedure amministrative e di controllo in materia di aviazione generale” oggi svolte dall’ENAC.
Non è una legge, ma solo un documento contenente dichiarazioni di principio, peraltro – a quanto pare – largamente condivise dalle forze politiche nazionali.
Non si sa mai che torni utile per fare qualche riflessione: l’aeroporto commerciale di Aosta quanti passeggeri fa?
– Comitato Aeroporto Sostenibile