Archive for Maggio 2009

Aereo su case: oltre cento morti

20 Maggio 2009

Almeno 109 persone sono morte stamani nello schianto sull’ isola indonesiana di Giava di un aereo Lockheed C-130 Hercules, con a bordo militari e loro famigliari, che prima di precipitare ha urtato alcune case. Lo rivela l’ aeronautica militare indonesiana.

incidente aereo su case

«L’ultimo bilancio dell’incidente è di 109 morti. Una quindicina di passeggeri è sopravissuta. Ma queste cifre possono cambiare perchè le operazioni di soccorso sono ancora in corso», ha detto da Giakarta un portavoce dell’aeronautica, Bambang Sulistio. Un altro portavoce militare ha detto che i sopravissuti «sono gravemente feriti ed è quindi possibile che il bilancio dei morti aumenti». L’aereo militare, decollato da Giakarta e diretto in Papuasia, trasportava 11 membri di equipaggio e 98 fra soldati e membri delle loro famiglie, fra cui dieci bambini.

L’Hercules C-130 è precipitato su una risaia nei pressi della città di Megatan, nella parte orientale di Giava, e ha preso fuoco, secondo i testimoni. Prima però l’aereo ha «urtato numerosi tetti di case ed è poi rimbalzato al suolo», riferiscono i testimoni. I rottami sono sparsi per decine di metri. Tra le vittime almeno due residenti della zona dove l’aereo è precipitato, a sette chilometri di distanza circa dall’aeroporto di Madiun, dove era previsto uno scalo tecnico.

Una fonte dell’ospedale Iswayudi di Madiun ha riferito di 19 superstiti ricoverati nella struttura. Altri nove feriti, tra loro due bambini, sono stati trasferiti in un altro ospedale della stessa città. Molti di loro versano in condizioni critiche.

Non sono ancora chiare le cause dell’incidente. Quello di oggi è il secondo incidente di un velivolo delle Forze Aeree indonesiane nelle ultime settimane: il 6 aprile scorso, un Fokker F-27 era precipitato ad ovest di Giava, causando la morte dei 24 ufficiali che si trovavano a bordo.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200905articoli/43894girata.asp

…costruire aeroporti davanti e molto vicino ad una citta’ é un errore.

…qualcuno aveva dei dubbi?

11 Maggio 2009

Prevarra’  il buon senso o i giochi politici?

Verrà ascoltata la voce dei cittadini o sarà silenziata dagli interessi di pochi?

…qualcuno aveva dei dubi?

delusione

ANSA Valle d’Aosta

Data: 09/05/2009 10:25

AEROPORTI: PARERE POSITIVO VIA A NUOVO TERMINAL CORRADO GEX (ANSA) –

AOSTA, 9 MAG –

Dopo aver esaminato il progetto, il servizio di valutazione di impatto ambientale dell’assessorato all’ambiente della Regione Valle d’Aosta ha dato parere positivo condizionato sul progetto di realizzazione del nuovo terminal dell’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe.

Il provvedimento, che ha valore quinquennale, è subordinato all’osservanza delle prescrizioni espresse dal servizio geologico dell’assessorato regionale alle opere pubbliche. Le modifiche apportate al progetto originario riguardano l’eliminazione di un piano della struttura e la riduzione di alcuni spazi vuoti. Nella nuova versione del terminal la superficie occupata resta di 2.023 metri quadrati, il volume dell’edificio passa da 28.500 a 23.500 metri cubi, il costo stimato scende da 10,6 a 8,2 milioni di euro, mentre i tempi di realizzazione dell’opera rimangono invariati (2 anni).

Sempre nell’ambito del potenziamento dello scalo valdostano é stato affidato un incarico alla Kpmg advisory per l’aggiornamento del piano di bacino di traffico della Valle d’Aosta “per la definizione dei contenuti dell’onere di servizio pubblicvo per la tratta aerea Aosta-Roma”.

(ANSA).

Pensiamoci bene su quando si tratterà di dare dei voti ai nostri politici (partiti e persone).

Nuovo Aeroporto: quali benefici per i viaggiatori valdostani?

5 Maggio 2009

L’Amministrazione Regionale sta mettendo in atto l’ampliamento dell’aeroporto di Aosta. In questo articolo si analizzeranno i vantaggi che deriveranno ai cittadini valdostani dalla realizzazione del progetto.

Torino Caselle

Come tutti i prodotti o servizi commerciali la buona riuscita di un collegamento aereo dipende dal numero dei clienti-viaggiatori che si riesce a servire. Un collegamento aereo sarà economicamente sostenibile solo se il numero medio di passeggeri trasportati supererà il break-even (numero minimo di passeggeri paganti che garantisce la copertura delle spese del trasporto).

Nel caso di un nuovo collegamento è normale prevedere un periodo di avviamento (tempo necessario alla reclamizzazione del servizio) durante il quale la compagnia si troverà ad operare in perdita. Se le indagini di mercato sono state effettuate correttamente durante il periodo di avviamento il numero dei passeggeri continuerà a crescere fino a raggiungere o superare il break-even.

L’area presa in considerazione per valutare la fattibilità di un servizio di trasporto pubblico viene definita “Bacino di Traffico”.
In analogia con la definizione di Bacino Idrografico: “area topografica di raccolta delle acque che scorrono verso un determinato corpo idrico recettore” con la dizione Bacino di Traffico si intende l’area topografica di raccolta dei viaggiatori che fanno capo ad un determinato sistema di trasporto.
In Valle d’Aosta, dove le vie di comunicazione seguono l’orografia delle valli, il Bacino di Traffico dell’aeroporto di Aosta praticamente coincide con quello idrografico della città di Aosta.
Questo significa che gli abitanti della bassa valle, da Verres in giù, e quelli delle valli di Ayass e di Gressoney, pur essendo compresi nel territorio regionale, di fatto fanno parte del Bacino di Traffico dell’aeroporto di Torino Caselle (il tempo di percorrenza per raggiungere l’aeroporto di Caselle è paragonabile con quello necessario per raggiungere quello di Aosta) che, offrendo prezzi più bassi, maggior scelta di orario ed un maggior numero di destinazioni, esercita una ben maggiore attrazione di quello di Aosta.

Questo comporta che la popolazione valdostana servita dall’aeroporto di Aosta è limitata a 70 – 80 mila persone. Con un numero di persone così limitato è evidente che è difficile raggiungere il break-even anche per la sola rotta Aosta – Roma – Aosta.

Di fatto Air Valleé ha potuto continuare ad operare dall’aeroporto di Aosta perché l’Amministrazione Regionale ha continuato a garantire il raggiungimento del breakeven pagando come occupati posti in realtà vuoti.
Indipendentemente dal potenziamento dell’aeroporto, essendo la capacità di posti offerta superiore alla domanda, Air Valleé non acquisterà velivoli più grandi né, in assenza di un ampliamento della copertura finanziaria della Amministrazione Regionale, attiverà altri collegamenti oltre a quelli già in essere.
Questo significa che i cittadini valdostani che intendono raggiungere in volo destinazioni diverse da Roma dovranno continuare a recarsi a Torino Caselle o a Malpensa.

L’istituzione di collegamenti di stradali e ferroviari rapidi ed efficienti con gli aeroporti di Torino e di Malpensa, non solo faciliterebbe gli spostamenti a lungo raggio dei cittadini valdostani ma inciderebbe in modo molto più efficace della realizzazione del nuovo aeroporto sulla accessibilità alla Valle d’Aosta da parte dei turisti internazionali.

Non potendo giustificare le spese per il potenziamento dell’aeroporto con un prevedibile incremento dei passeggeri trasportati da Air Valleè, l’Amministrazione cerca di giustificarle con la possibilità di accogliere in Valle d’Aosta voli charter.
In realtà i voli charter diretti in Valle d’Aosta operano già da anni sull’aeroporto di Torino e la costruzione della nuova pista, delle radioassistenze e della nuova aerostazione non riusciranno comunque a fare concorrenza all’aeroporto di Caselle.

Mentre sull’aeroporto di Caselle possono operare in tutte le condizioni meteorologiche velivoli commerciali di grande capacità con autonomia intercontinentale (Boeing 747, Airbus 340, ecc.), su quello di Aosta potranno arrivare, in condizioni meteorologiche favorevoli, solo velivoli adatti al breve raggio con una capacità massima di 80 posti.

L’utilizzo di velivoli più piccoli e con minore autonomia su un aeroporto più “difficile” e meno strumentato comporterà minore versatilità e maggiori costi di esercizio, che, uniti alla maggior probabilità di dirottamento per avverse condizioni meteo, precluderanno di svolgere ad Aosta un’attività economicamente competitiva rispetto a Caselle.

L’unica attività Charter possibile sull’aeroporto di Aosta sarà quella sovvenzionata dalla Regione.
La limitata importanza che il nuovo aeroporto rivestirà nel sistema dei trasporti pubblici valdostani è dimostrata dal fatto che l’analisi comparata della domanda di mobilità e dell’offerta di trasporto pubblico, svolta dalla società TBridge di Genova per la predisposizione del nuovo Piano di Bacino di Traffico della Regione, non prende neppure in considerazione il flusso di passeggeri che i nuovi collegamenti aerei potranno generare.

Si tratterà di una svista? Forse, ma certo molto indicativa.

– ing. Paolo Meneghini