Archive for febbraio 2012

Interpellanza sull’aeroporto regionale

27 febbraio 2012

Adunanza del Consiglio regionale
Il tema dell’aeroporto regionale è stato al centro di un’interpellanza presentata dalla Consigliera Carmela Fontana (PD).


«Il Governo si occuperà a breve di una razionalizzazione degli aeroporti e sta valutando l’opzione di eliminare gli aeroporti più piccoli e incapaci di autofinanziarsi – ha sottolineato la Consigliera Fontana -. Tra i 24 scali classificati quali ‘complementari’, ovvero tra gli scali a rischio di chiusura, perché meno importanti e non strategici, con una ridotta domanda di passeggeri, ci sarebbe anche l’aeroporto di Aosta. Occorre considerare l’ingente investimento di denaro pubblico nell’aeroporto valdostano, a fronte del quale peraltro non si è ancora provveduto alla riattivazione dei servizi di collegamento Aosta-Roma, e la Regione non può consentire in alcun modo che lo scalo aostano sia eliminato.»

In particolare, la Consigliera ha voluto sapere dalla la Giunta «se intende attivarsi al fine di scongiurare il pericolo di chiusura dell’aeroporto valdostano da parte del Governo nazionale.»

Nella risposta, l’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha riferito  che «lo scalo regionale è configurabile come un aeroporto ‘privato’ – benché aperto al traffico regionale e internazionale – perché non appartiene al demanio nazionale e pertanto non è assegnato all’Enac, l’Ente nazionale di aviazione civile. E’ di proprietà della Regione, che ha direttamente, e non tramite Enac, individuato nella società Adva il proprio concessionario di gestione. Quindi, le spese di gestione sono in  capo alla Regione e all’Adva, la quale riceve un corrispettivo regionale a parziale copertura delle proprie spese. E’ solo la Regione che può chiudere in via definitiva l’aeroporto, mentre l’Enac può disporne la chiusura in via temporanea qualora venissero a mancare i necessari requisiti di affidabilità e di sicurezza.

Da evidenziare che lo Stato ha addirittura concorso, attraverso due Accordi di programma quadro (Apq), ad alcuni interventi di implementazione dello scalo, quali l’allungamento della pista, gli apparati di radioassistenza, la nuova aerostazione, quest’ultima tuttora in corso di costruzione. Al di fuori di tali investimenti, lo Stato non sostiene spese direttamente collegate alla gestione dell’aeroporto, ma soltanto per quelle attività istituzionali di vigilanza da parte dell’Enac.

In buona sostanza, qualora lo Stato qualificasse come ‘minore’ o ‘secondario’ il nostro scalo, non dovrebbe cambiare nulla. Al più, potrebbe stabilire di non effettuarvi ulteriori investimenti, decisione che avrebbe scarso impatto visto che non sono previsti altri Apq e che il Piano di sviluppo aeroportuale del Corrado Gex è quasi completato.»

La Consigliera Fontana si è detta rassicurata dalla risposta.

Ma chi sta da una parte e chi dall’altra?

L’aeroporto di Aosta non é in grado di autofinanziarsi, é in forte perdita: sta in piedi solo ed esclusivamente grazie ai soldi pubblici dei contribuenti valdostani che continueranno ad essere spesi negli anni futuri per la gestione dello scalo commerciale.

Raffronto Valbrembo – Aosta

19 febbraio 2012

Valbrembo – Aosta: 1 – 0

Ecco un sintetico raffronto con l’aeroporto di Valbrembo (preso a campione, anche se alcuni ci segnalano che sia ancor più interessante quello di Varese) dove del volo sportivo hanno fatto un fiore all’occhiello utile e produttivo come indotto per tutta l’area circostante.

I piloti stranieri che storicamente venivano a volare ad Aosta stanno invece diminuendo in modo drastico, anzi quasi totale; l’amministrazione regionale si chiede il perché ?

Ecco schematizzate le ragioni in un semplice confronto con chi invece sta crescendo con ottimi risultati.

servizio Valbrembo Aosta
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  • controllo documenti ingresso / uscita
  • passaggio al metal detector
  • polizia aeroportuale
  • accesso libero automezzi (carrello piloti)
  • accesso amici / famigliari dei piloti
  • tasse di atterraggio
  • club house piloti
  • sala riunioni piloti
  • biblioteca / videoteca aeronautica
  • spogliatoi con docce
  • piscina
  • tennis
  • bar / ristorante
  • accesso animali (al guinzaglio)
  • zona pic-nic / tende / roulotte
  • hangaraggio velivoli turisti
  • voli promozionali
  • pista erbosa
  • pista asfaltata
  • chiusura serale
  • competizioni volo
  • aerostazione futura
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  • no
  • no
  • no
  • no
  • no
  • no
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  • no
  • no
  • no
  • no
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  • no
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  • no
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  • no
  • no
  • no

Il sito dell’aeroclub di Valbrembo e’ questo: http://www.ava-valbrembo.it

Aosta é gestita come Malpensa.  Sarebbe da gestire invece come Valbrembo, come Rieti, e come decine di aeroclub in Francia, Svizzera, Germania, Olanda, Inghilterra, ecc… lì si genera turismo, lì si genera reddito per l’indotto.

E se copiassimo da loro?

l’aeroporto come avrebbe potuto essere

17 febbraio 2012

IO VOLO

IN ONDA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ ALLE 19.45 DAL 20 FEBBRAIO

Due brevi video promo illustrativi di cio’ che gli amministratori regionali non hanno affatto capito.

Capiranno prima o poi?

Il volo in aliante, non inteso come attività agonistica ma come ricerca di uno stile e di una filosofia di vita. Il racconto è ispirato agli insegnamenti che il volo esercita su chi lo pratica

un secondo video qui —>  http://vimeo.com/36725984

Io lo posso capire
Nel volo come nella vita è importante sforzarsi di prevedere il futuro, proiettarsi in là nel tempo e nello spazio. La storia di un campione di volo a vela e di una principiante si somigliano perché le accomuna la fiducia in ciò che ancora ha da venire.

Io non mi fermo
Nel volo nulla è lasciato al caso eppure l’imprevisto è dietro l’angolo. Arriva sempre il momento in cui bisogna prendere delle decisioni senza essere del tutto sicuri delle conseguenze. Imparare a decidere con incertezza è il primo passo per controllare l’ansia.

Io ho dei dubbi
Quando si vola il vento è relativo. La percezione del mondo che si ha da un aliante è spesso ingannevole ed in questo somiglia alla vita: non esiste un solo punto di riferimento, ne esistono tanti. Il dubbio fa parte della nostra natura.

Io parto e mi fermo lontano
A volte quel che accade ti costringe a cambiare i tuoi piani, altre volte tutto va esattamente come avevi previsto. Nel volo, come nella vita, non si decolla mai dando per scontato che si ritornerà.

Io ho paura mi fermo qui
Un pilota così come ognuno di noi, deve fare i conti prima o poi con l’insuccesso. Fallire porta con sé il desiderio della rivincita. Fallire è una fortuna e i voli del passato sono la base per migliorare. Imparare a rinunciare è difficile ma indispensabile.

Io mi commuovo
Ci sono tanti vecchi piloti paurosi. I temerari, in genere, non diventano vecchi. Dagli errori degli altri si impara, nel volo come nella vita, che la fortuna e l’esperienza sono altrettanto importanti ma solo grazie alla memoria i traguardi diventano punti di partenza.

Io ce la faccio
Avere un obiettivo in mente permette, tanto nel volo quanto nella vita di tutti i giorni, di superare gli ostacoli che ci arrivano da fuori e da dentro di noi. La piena libertà, nel volo, si ottiene con la ferrea disciplina di chi si pone un obiettivo da raggiungere.

Io sono cosciente
Nella nostra società la morte è una parola bandita sostituita goffamente da termini come “scomparsa”. Il volo ha sempre a che fare con la morte, è una possibilità concreta con cui si convive più o meno serenamente.

Io e il tutto
Volare significa avere un rapporto speciale con il cielo. Il pilota sperimenta più spesso di chiunque altro una vicinanza totale ed assoluta con la natura, che può essergli amica e nemica ad un tempo. Sentirci parte del tutto è un’intuizione che ci fa sentire vivi.

Io sono solo
In volo si è soli. Spesso ci si giudica altre volte ci si perdona tutto. Il peso delle nuvole e dei sogni grava tutto sulle nostre spalle. Il volo aiuta l’introspezione. Un pilota che non ha paura è nel medesimo tempo all’inizio e alla fine del suo percorso di crescita.