POLEMICA. DECISO UN RICORSO IN TRIBUNALE
Caos all’aeroporto: Regione furiosa contro Air Vallée
Ancora liti legali sulla società di gestione Avda “A rischio la stabilità per i bilanci inattendibili”
DANIELE MAMMOLITI«Qui si rischia che la gente non capisca più il senso degli importanti investimenti che la Regione ha fatto sull’aeroporto. È venuto il momento di fare chiarezza».
Augusto Rollandin perde la pazienza e con lui tutta la giunta che ieri ha deliberato un ennesimo ricorso contro Air Vallée. Durissime le parole scelte per presentare la nuova vertenza che punta a «denunciare le gravi irregolarità commesse dagli amministratori della società Avda (Aeroporto Valle d’Aosta, ndr) nominati dal socio privato di maggioranza Air Vallée». Irregolarità che da parte della Regione, socio di minoranza, sono state «già più volte evidenziate», anche tramite i suoi rappresentanti all’interno del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, e che «sono tali da far ritenere fondato il rischio di un grave pregiudizio per la stabilità e solidità della società».
Un dubbio pesante e che si basa, come espressamente scritto nel comunicato stampa che la giunta ha diffuso ieri mattina, anche e soprattutto sulla «inattendibilità dei bilanci depositati» che, secondo il governo regionale, «paiono del tutto incapaci di rappresentare la gravissima esposizione debitoria della società». Sulla veridicità dei documenti contabili, peraltro, Regione e Air Vallée stanno già incrociando le spade in un altro precedente ricorso.
Il presidente Rollandin ha spiegato che «la denuncia delle gravi irregolarità è diretta ad ottenere i provvedimenti provvisori ritenuti opportuni dal Tribunale» per «evitare pregiudizi alla società Avda», anche alla luce «dei rischi cui risulta essere esposta la società a causa della “mala gestio” degli amministratori».
Quali le strade possibili? I giudici – il ricorso sarà presentato alla Procura di Aosta – hanno il potere di ordinare un ispezione dell’amministrazione societaria, ma nei casi più gravi il Tribunale può arrivare a revocare gli stessi amministratori, compresi eventualmente i sindaci, e nominare un amministratore giudiziario, definendone poteri e durata dell’incarico.
In effetti c’è proprio il “rischio” che la gente non capisca il senso di simili “investimenti”.
Forse si sentono osservati, e sanno che non stanno facendo una bella figura. In ogni caso si tratta di una “mission impossible” per chiunque far funzionare l’aeroporto commerciale di Aosta. Si sapeva fin dall’inizio che la struttura non sarebbe stata autosufficiente dal punto di vista economico. Quando la Regione ha fatto la convenzione con AVDA non (?) poteva non sapere che avrebbe dovuto finanziarla per 30 anni. Evidentemente qualcuno non ha rispettato le “aspettative”.
Come sempre sostenuto dal Comitato, già prima dell’inizio delle opere mancava un’analisi economica sostenibile: oggi risulta più evidente che mai.
E noi, come da tradizione valligiana, paghiamo.
7 maggio 2012 alle 09:27
secondo me i valdostani hanno capito benissimo che ‘investimento è ed era inutile
7 maggio 2012 alle 13:14
Oggi si indignano? E ieri? Sono dei pagliacci a cui bisogna dire basta!
11 maggio 2012 alle 10:21
Apprezzo le parole del presidente Rollandin che di gestione delle opere pubbliche se ne intende essendo stato condannato nel 1994 in via definitiva dalla Cassazione a 16 mesi di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.
Mi chiedo a questo punto a chi sarà addossata la colpa di questo disastro. Mi sembra ridicolo pensare che la ragione di tanto dissesto sia imputabile alla sola Air Vallee, azienda nata nel 1987 per volontà regionale.
A questo punto direi che il minimo che si possa fare è aprire un’inchiesta ministeriale sulla gestione dell’aeroporto.
Non è la prima volta che situazioni di questo genere si presentano (trenino di Pila,..) in una regione seria il Presidente della Regione (sebbene rappresentato in questo caso da un pregiudicato) non potrebbe fare altro che dimettersi.
10 giugno 2012 alle 07:30
intanto in Sicilia il “modello Aosta” è in atto dal 2007…http://www.repubblica.it/cronaca/2012/06/10/news/comiso_pagati_per_non_far_nulla_nell_aeroporto_dei_fantasmi-36901811/?ref=HREC1-4