In un recente articolo sul Corriere della Sera dal titolo “Da Trieste a Crotone: il crollo dei mini aeroporti” si metteva in evidenza la profonda crisi in cui si trovano tutti gli aeroporti con meno di un milione di passeggeri all’anno.
I primi mesi del 2009 indicano cali paurosi nel traffico passeggeri: Ancona -32,8%; Bolzano -37,9%; Crotone -90,2%; Forli’ -50,0%; Rimini -24,2%; Siena -59,8%; Trieste -17,1.
Con una situazione di questo genere sarebbe opportuno che l’Amministrazione rivedesse in modo realistico le stime di traffico per Aosta. Il dimensionamento dell’aerostazione dovrebbe essere fatto tenendo conto della grave recessione in cui siamo entrati.
I capitali destinati a costruire un’aerostazione palesemente inutile, l’aeroporto di Aosta ne ha già una, potrebbero essere investiti molto più utilmente a favore delle famiglie e delle imprese in difficoltà.
3 aprile 2009 alle 13:01
Inoltre le stime della IATA prevedono per il 2009 un crollo di 3.4 miliardi di euro di introiti relativi a rotte e scali di gran lunga più appetibili ed importanti.
Fate le dovute considerazioni sulla scelta di sviluppo del volo commerciale valdostano.
3 aprile 2009 alle 14:38
I nostri politici locali l’avranno letto? O devono perorare gli interessi di qualcuno ad ogni costo? I soldi pubblici devono essere impiegati in modo oculato soprattutto in questo periodo di crisi, ma forse loro non se ne sono accorti…
5 aprile 2009 alle 13:36
Segnalo un’interessante intevista al sig. Calì
http://www.vda.italiadeivalori.it/2009/03/laeroporto-sostenibile-intervista-con-vincenzo-cali/